Consigli della prof. Goduto: # 17
Titolo: Magie all’ora del tè
Autore: Andrea Sagar
Editore: Il Castoro
“In una nevosa notte dinverno, nella vecchia cittadina del Nord nota come Sorrow-by-the-Moor, in un punto fino allora vuoto comparve una porta.
Quasi tutte le porte hanno il buongusto di starsene attaccate alle case, alle scuole o ai musci, invece questa in particolare difettava di buone maniere. Fluttuava appena sopra l’acciottolato, come sospesa a dei fili, e il caldo marrone del suo legno era quello di un tè molto forte.”
Così comincia questo libro fatato… per chiudere degnamente il mese di Gennaio in cui i consigli di lettura hanno avuto come filo conduttore proprio l’incanto, la magia… sia quella di un Paese lontano e misterioso come il Giappone, o quella di incontri con creature così lontane da noi eppure… tutto è magia… e con questa storia entrerete in un mondo che profuma di zenzero e cannella e ha il sapore di caramello e zucchero filato. Incontrerete la strampalata Mrs Bakerley con le sue tazze di the fumanti che sbucano dal nulla e il suo corvo parlante. E soprattutto conoscerete Giovedì Crumb…
“C’era una volta una ragazzina di nome Giovedi Crumb. E quel nome non era nemmeno la sua caratteristica più inusuale. Tanto per cominciare, anche se aveva solo dodici anni lavorava a tempo pieno in un circo itinerante, dove viveva pure. Aveva poi i capelli arancioni come le zucche, cioè più sgargianti di qualsiasi arancione mai visto, e la sua pelle era tanto chiara che sembrava quasi d’argento. Cosa ancora più bizzarra, invece delle normali orecchie umane, lei le aveva a punta come quelle delle volpi, marrone rossiccio, con un ciuffetto color pane bruciato sulla punta.”
Come non amarla? Beh… in effetti c’è qualcuno che saprebbe rispondere… e che farà di tutto per renderle la vita difficile… ma come sempre c’è qualcuno pronto ad aiutarla… ci riuscirà? Giovedì potrà compiere il proprio destino?
Beh… chi leggerà lo saprà…
Se amate le storie di maghi streghe incantesimi sfide e vi sentite anche voi un po’ “fuorimondo”… (non chiedetemi che significa: dovete scoprirlo da soli!) questa è la storia che fa per voi!